martedì, novembre 21, 2006

Ricerca: 9 miliardi di euro per incentivare la ricerca europea nel settore delle nuove tecnologie (TIC)

L'UE intende investire oltre 9 miliardi di euro a favore della ricerca nel settore delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC). Si tratta della voce di bilancio di gran lunga più importante del 7° programma quadro di ricerca che durerà fino al 2013 – una priorità fissata dall'UE che, in questo modo, riconosce l'importanza delle TIC per la crescita e la competitività dell'Europa.


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"L'Europa sta cominciando a recuperare il ritardo nel settore della ricerca sulle TIC" ha dichiarato Viviane Reding, Commissaria responsabile della Società dell'informazione e dei media.

"Realizzando ingenti investimenti nei progetti di ricerca in collaborazione nel settore delle TIC la Commissione sta imprimendo l'impulso indispensabile alla ricerca europea in questo campo. Con 9 miliardi di euro invitiamo gli Stati membri, l'industria e le università ad unirsi a noi nella lotta per un'Europa più competitiva. Non abbiamo bisogno solo di ricerca, dobbiamo anche orientarla meglio. Per stabilire adeguatamente le nostre priorità ci siamo in gran parte basati sulle consulenze di 9 piattaforme tecnologiche europee nel settore delle TIC. In alcuni ambiti porteremo avanti questi partenariati concentrando le risorse nell'ambito di Iniziative tecnologiche congiunte."

Il settore delle TIC è il principale settore di ricerca nell'ambito del 7° programma quadro di ricerca e sviluppo (7° PQ), che si protrarrà per sette anni, e rappresenta il 18% dello stanziamento di bilancio comunitario totale. Il programma di lavoro TIC per il 2007 e il 2008, di cui si discute oggi a Helsinki, segna l'avvio del 7° PQ e porterà alla ribalta una nuova generazione di progetti TIC che rafforzeranno le prestazioni di ricerca dell'Europa e contribuiranno a mantenere il settore delle TIC europee all'avanguardia dello sviluppo tecnologico e dell'uso avanzato di queste tecnologie. A Helsinki i ricercatori conosceranno i dettagli del primo (e più consistente in assoluto) invito a presentare proposte (1140 milioni di euro), la procedura di selezione per l'assegnazione dei finanziamenti del 7° programma quadro.

Questa cifra dimostra la volontà dell'UE di colmare il divario in materia di ricerca tra l'Europa e i suoi concorrenti a livello mondiale. A riprova del fatto che l'Europa sta recuperando il ritardo che aveva accumulato, un'indagine del 2006, riguardante le prime 1250 imprese mondiali attive a livello di R&S, ha riscontrato che 39 delle prime 100 erano statunitensi e 36 europee. Le tecnologie hardware, le tecnologie elettroniche ed elettriche e il software sono rispettivamente il primo, il quarto e il quinto principale settore di spesa della ricerca mondiale.

Il programma di lavoro si incentrerà su settori chiave in cui l'Europa beneficia di vantaggi competitivi e di punti di forza saldi: comunicazioni, elettronica e fotonica, sistemi e architettura software. Mirerà inoltre a garantire che la ricerca sulle TIC si svolga non solo a vantaggio dell'economia europea ma anche della società, migliorando la vita quotidiana in settori quali i trasporti, l'efficienza energetica e le cure sanitarie.

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